Incontro con Lorenza Mazzetti

E lei di soprusi e ingiustizie ne ha subiti tanti. Ma ha saputo anche farsi valere con la forza che solo una donna straordinaria può avere. “Perché sono un genio!” risponde Lorenza davanti al direttore della Slade School of Fine Art di Londra, che le chiede per quale motivo dovrebbe ammetterla alla sua università, senza che lei abbia sostenuto l’esame di ammissione, nè pagato la retta. Ma Lorenza non si perde d’animo. Vuole lasciarsi alle spalle una vita segnata da lutti e violenza. La Seconda guerra mondiale è appena finita, lasciando strascichi molto dolorosi nella sua giovane vita. Lorenza, orfana, ha trascorso la sua infanzia con la famiglia di Robert Einstein, cugino del noto Albert Einstein, e sua sorella gemella con cui instaura un rapporto di grande complicità. Dopo aver assistito al massacro della famiglia da parte dei nazisti, Lorenza decide di trasferirsi a Londra dove dà inizio ai suoi studi e grazie al suo carattere forte, coraggioso e intraprendente ruba pellicola e attrezzature all’università e gira il suo primo film K ispirato alla Metamorfosi di Kafka, che dà inizio alla sua carriera da regista, costellata in seguito di varie collaborazioni con personalità del cinema internazionale. Ma Lorenza è anche scrittrice. Nel suo libro Il cielo cade, in cui recupera i ricordi della sua infanzia, l’orrore della guerra è visto attraverso gli occhi di una bambina. Tutta la sua storia é raccontata nel film documentario Perché sono un genio, proiettato durante la prima parte dell’incontro. Nella seconda parte, invece, rappresentanze di studenti provenienti da tutte le scuole superiori di Acquaviva, hanno avuto modo di porre domande alla signora Mazzetti sul suo lavoro, la sua esperienza di artista, le sue vicissitudini, la sua famiglia, i ricordi della guerra. C’è molto da dire di questa donna, ma per conoscerla bastano poche semplici parole: forza e voglia di vivere. Un’esperienza costruttiva, che ci ha insegnato a non abbatterci di fronte alle piccole difficoltà della vita. “Non dimenticatevi mai dei vostri sogni” , é così che Lorenza Mazzetti saluta i ragazzi spronandoli a credere sempre in sé stessi. Gli alunni della 4 B LAM

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